Alcuni prodotti per capelli possono raddoppiare il rischio di tumore all’utero

Alcuni prodotti per capelli aumentano il rischio di sviluppare il tumore all’utero. Ecco quali sono.

Che i prodotti per capelli fossero nocivi per la salute ormai era chiaro (quasi) a tutti. Tantissimi studi, nel corso degli ultimi anni, hanno rivelato quanto questi contengano prodotti chimici altamente nocivi per noi.

prodotti per capelli: possono essere nocivi per la salute - Teresaventrone.it
prodotti per capelli – Teresaventrone.it-(Fonte: Canva)

Di recente, però, abbiamo assistito ad una tristissima scoperta: alcuni di questi possono causare addirittura il cancro dell’utero.

Alcuni prodotti per capelli possono raddoppiare il rischio di avere un tumore all’utero

Negli ultimi anni, avvertono gli studiosi, il tumore all’utero sta aumentando, nonostante ad oggi rappresenti il 3% delle diagnosi di tumore nelle donne ogni anni. Quali sono i segnali a cui prestare attenzione? Sanguinamento, crampi, perdite, ma in ogni caso, ogni volta che si presenta anche solo qualche dubbio, sarebbe bene recarsi da un medico per potersi accertare che non ci sia nulla di grave.

Ma c’è una cosa a cui tutte le donne dovrebbero prestare attenzione: i prodotti per capelli e, nello specifico, quelli che servono per stirarli. Questi, infatti, possono addirittura raddoppiare il rischio che questa patologia si presenti. Lo ha affermato uno studio condotto dal National Institutes of Health (NIH).

Ecco quali sono

Il National Institutes of Health (NIH) ha preso in esame 33.000 donne negli Stati Uniti, di età compresa tra i 35 e i 74 anni, ha analizzato il loro comportamento nell’arco di un decennio. Quello che ha rilevato è spaventoso: tra le donne che avevano sviluppato un cancro all’utero, il 4,05% usavano prodotti per stirare i capelli almeno quattro volte all’anno, mentre quelle che non lo facevano erano l’1,64%.

In sostanza vi sono stati 26 casi su 1.572 persone che hanno usato prodotti chimici, mentre 332 diagnosi su 30.329 donne che non li hanno mai usati. Ovviamente, prima di arrivare a questi risultati, gli scienziati hanno anche analizzato altri fattori di rischio, tra cui età, consumo di alcol, fumo.

Ma perché è accaduto ciò? Secondo il team di scienziati, ad essere pericolose sono le sostanze chimiche presenti all’interno di questi prodotti che penetrano nel flusso sanguigno attraverso il cuoio capelluto e circolano nell’organismo, arrivando fino all’utero. I nostri capelli, infatti, sono costituiti da una proteina, la cheratina, che contiene a sua volta delle molecole chiamate solfuri. Quando queste creano legami tra loro, si formano i ricci.

La stiratura dei capelli, però, che si serve di sostanze chimiche, rompe questi legami, alterando la struttura del capello. Nello specifico questi contengono come l’idrossido di sodio, che costringe lo strato esterno del capello ad aprirsi e il tioglicolato di ammonio, che rompe i legami disolfuro. Inoltre molti prodotti del genere contengono formaldeide, che è un noto cancerogeno, ed anche parabeni, bisfenolo A, metalli, tutte sostanze altamente nocive. 

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(Fonte: Canva)

Alexandra White, un’epidemiologa appartenente al team che ha condotto lo studio, ha così commentato i risultati: “Il tasso di raddoppio è preoccupante. Tuttavia, è importante contestualizzare queste informazioni: il cancro uterino è un tipo di cancro relativamente raro. Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati in diverse popolazioni, per determinare se i prodotti per capelli contribuiscono alle disparità di salute nel cancro dell’utero e per identificare le sostanze chimiche specifiche che potrebbero aumentare il rischio di cancro nelle donne”.

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