Contro lo stress la scienza scopre un nuovo alleato | È molto più simpatico delle pillole

Lo stress ci colpisce tutti prima o poi, chi più, chi meno. Ma i rimedi per superarlo esistono e non sono tutti farmacologici.

È innegabilmente uno dei mali del nostro tempo, legato a stili di vita che hanno perso da tempo il contatto con il ritmo naturale di vita. Tutti a rincorrere qualcosa, che sia l’autobus per arrivare al lavoro la mattina, o un risultato professionale o sportivo.

Stress
Lo stress ti attanaglia? Ecco come uscirne Foto di Jan Vašek da Pixabay

Tutti di corsa per mostrarci sempre al meglio, mai soddisfatti di noi stessi e sempre survoltati. Rallentare in qualche modo si può e si dovrebbe, ma quando il nostro stile di vita non ce lo consente, che fare?  I rimedi ci sono e non c’è bisogno di andare in farmacia.

Lo stress dal punto di vista medico

Lo stato di stress è stato codificato la prima volta nella storia nel lontano 1936 da Hans Selye, un endocrinologo austriaco che per la prima volta lo riscontrò nei ratti di laboratorio. Questi animali erano divisi in due gruppi; ad uno veniva iniettata una sostanza attiva e nell’altro una innocua soluzione fisiologica. Il medico riscontrò che entrambi sviluppavano le medesime reazioni fisiche. L’unica cosa in comune che avevano i due gruppi era il fatto che subivano iniezioni, un atto che li metteva appunto “sotto stress”.

Selye lo definì la “risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”, individuandone tre fasi: nella prima, detta di allarme, il soggetto riconosce l’esubero di doveri di cui si carica e mette in moto le risorse per portarli a termine; nella seconda, la fase di resistenza, il soggetto si stabilizza e si adatta alle nuove richieste; nella terza, quella detta di esaurimento,  le difese crollano e compaiono i sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.

Da qui l’elaborazione della definizione di stress come la risposta psicofisica ad una serie di eventi emotivi, cognitivi o sociali percepiti come eccessivi. Questo carico induce lo sviluppo, in chi ne è affetto, di numerosi disturbi.

Come uscirne

Per venire fuori da questo circolo che si autoalimenta negativamente si può ricorrere a tecniche di rilassamento, alla mindfulness, alle terapie cognitivo-comportamentali e, in ultima ratio anche ad un aiuto farmacologico.

Animali
Il rapporto con un animale agisce come antistress Foto di Fernando Benega da Pixabay

Ma gli studiosi di neuroscienze hanno di recente provato come ci sia un altro rimedio molto più “simpatico” per gestire e superare i sintomi dello stress senza effetti collaterali e senza ricorrere a specialisti. Si tratta dei nostri amici animali. Un gruppo di studiosi ha evidenziato come la presenza di pet nelle nostre vite stimoli la produzione di ossitocina, un ormone, detto anche “l’ormone dell’amore” che stimola comportamenti pro-sociali come altruismo ed empatia spingendoci ad essere ben disposti verso il prossimo.

L’ossitocina ha un ruolo di controllo sul cortisolo e tiene a bada la pressione sanguigna. I risultati sono tangibili tanto che viene raccomandato agli anziani di adottare un animale per migliorare il tenore dell’umore, combattere la depressione e favorire la socializzazione, Inoltre la American Heart Association ha indicato nella presenza di un animale in famiglia uno dei fattori che aiutano a combattere le malattie cardiovascolari.

Impostazioni privacy