Pippo Baudo, una gaffe che ha fatto la storia | La risposta di Massimo Troisi

Un confronto tra due grandissimi che resterà nella storia. Tutto nasce da una semplice domanda: “Come te lo spieghi?”

Anche i grandi, grandissimi, a volte sbagliano. E serve un altro grandissimo a farlo notare. E’ successo a Pippo Baudo, uno dei più grandi conduttori della storia italiana. Anche questa sua gaffe è rimasta nella storia…

Pippo Baudo (Ansa) 21.11.2022 teresaventrone
Pippo Baudo (Ansa)

Oggi 86enne, è quasi impossibile tracciare un profilo della lunghissima carriera del celebre conduttore nato in provincia di Catania. Ha esordito infatti nei primi anni ’60. La sua carriera si è dipanata quasi totalmente in seno a “Mamma Rai”. Meno esaltanti le esperienze in Mediaset.

Nel corso della sua attività ha condotto numerose edizioni di celebri varietà come “Settevoci”, “Canzonissima”, “Domenica in”, “Fantastico”, “Novecento” e il Festival di Sanremo, ovviamente. E’ lui il recordman delle presentazioni: ben 13 tra il 1968 e il 2008.

La lunghissima e proficua carriera di Pippo Baudo sarà ricordata anche per il suicidio sventato nell’edizione del Festival di Sanremo del 1995. Nei suoi programmi ha rilanciato dive musicali come Milva, Mietta, Anna Oxa e Giuni Russo, ma ha anche scoperto e avviato al successo personaggi come Beppe Grillo, Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Andrea Bocelli, Giorgia, Laura Pausini, Fabrizio Moro, Barbara D’Urso.

Da qui, appunto, la frase tipica “L’ho inventato io!”. Protagonista poi anche di parodie sul conto del popolare conduttore siciliano. E’ stato sposato dal 1986 al 2004 con la celebre cantante lirica Katia Ricciarelli.

La gaffe di Pippo Baudo

Dagli archivi siamo riusciti a tirar fuori il frammento di una trasmissione di molti anni fa, in cui il Pippo nazionale è stato “bacchettato” da un altro grandissimo. L’altro protagonista del video, infatti, è il grande Massimo Troisi.

Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni Settanta, soprannominato “il l comico dei sentimenti”. Formatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di Totò. Il suo esordio al cinema è con “Ricomincio da tre” (1981), il film che decretò il suo successo come attore e come regista.

Dall’inizio degli anni Ottanta si dedicò esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone cinque. Lo ricordiamo nelle pellicole “No, grazie, il caffè mi rende nervoso” (1982), ma, soprattutto, “Non ci resta che piangere” (1984), “Le vie del Signore sono finite” (1987) e “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” (1991).

Malato di cuore sin dall’infanzia, morì il 4 giugno 1994 all’Infernetto (Roma) per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche. Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, “Il postino”, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.

Uno dei più grandi attori italiani. Caratterista capace di farsi apprezzare anche fuori dai confini nazionali. Ed evidentemente anche grande latin lover. Sui social abbiamo rintracciato il frammento di un’intervista che Pippo Baudo fece al grande Massimo Troisi. “Tu piaci alle donne. Come te lo spieghi?”. La faccia di Troisi a questa domanda è tutto un programma. E, infatti, in studio, iniziano le risate. Del resto, la sua mimica ha sempre divertito moltissimo. L’attore napoletano prova a glissare. Ma Baudo insiste: “Ma non me lo spiego, Pippo, è una cosa normale. Uno è uomo e piace alle donne, se avessi ricevuto tante telefonate di cavalli, allora capirei la domanda ‘come te lo spieghi’”. Vi consigliamo di guardare e gustarvi questo video tra due grandissimi. Davvero esilarante.

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