Il disastro aereo che minaccia tutti | Un risparmio che costerà carissimo

Fa discutere la proposta di oltre 40 paesi volta a ridurre la presenza dei piloti da 2 ad 1 sui voli di linea. La sicurezza dei passeggeri sarebbe, in questo modo, messa davvero a rischio. Un pericolo che forse non vale la pena correre.

Risalirebbe al’1° gennaio del 1914 il primo volo di linea della storia dell’uomo. Il primo passeggero fu il sindaco Abram C. Pheil, sindaco di St. Petersburg, Florida, ed il volo durò circa 23 minuti. La tratta fu Tampa-St.Petersburg. L’aereo della “St. Petersburg-Tampa Airline Boat” era progettato per un solo pilota: Tony Jannus. Dal 1914 ne è passata di acqua sotto ai ponti, nel frattempo abbiamo visto nascere la compagnia aerea di bandiera Alitalia, che fu orgoglio nazionale nel 1946, e ne abbiamo subito il lento e doloro declino, nel 2021.

I tagli delle compagnie aeree non tengono conto della sicurezza dei passeggeri
Un aeromobile Airbus 320/216 dell’ex compagna di bandiera Alitalia porta a destinazione i passeggeri in sicurezza – Foto da Instagram

Volare ha sempre appassionato l’uomo, fin dai tempi del grande Leonardo Da Vinci, che dedicò ore della sua vita da scienziato, artista ed inventore ad osservare e studiare il volo, fino a progettare con entusiasmo ed ambizione macchine volanti. Un genio visionario che avrebbe apprezzato sicuramente con gratitudine e fervore la possibilità, che abbiamo noi oggi, di godere della straordinaria vista dall’alto, e di spostarci da un capo del mondo all’altro con una manciata di ore ed in sicurezza.

La crisi delle compagnie aere e la pericolosa richiesta di diminuire i piloti

Purtroppo, negli anni, non sono mancati gli incidenti aerei. Alcuni davvero disastrosi, e, per quanto viaggiare in aereo, statisticamente, sia meno pericoloso di un viaggio in automobile, l’incidente ha un impatto maggiore per il consistente numero di persone a bordo e vittime. Le cause possono essere molteplici, dalle condizioni meteorologiche al luogo di decollo-atterraggio, così come dalle condizioni dell’aeromobile e manutenzione al personale di terra ed il pilota.

Molti quando pensano ad un pilota immaginano una vita di stipendi stellari, spiagge, cocktails e belle ragazze. Ma la verità che quei molti non conoscono è che, ad oggi, gli stipendi spesso non sono adeguati allo stile di vita, che è diventato sinonimo di impieghi interminabili spesso fuori orario e con troppi turni notturni consecutivi, che minacciano la concentrazione richiesta per un lavoro di tale precisione e responsabilità. Lo studio è continuo, con esami semestrali per confermare le licenze. Ci sono poi stress metabolico e psico-fisico derivanti dal continuo cambiamento di fuso orario con brevi soste, che rende difficile la ripresa per ricominciare poi con un nuovo turno.

I piloti in rivolta, la richiesta delle compagnie azzera la sicurezza
Piloti American Airlines in sciopero nell’estate del 2021, accusano la compagnia di usare il Covid-19 come scusa per sfruttare i dipendenti – Foto da Instagram

Il pilota di oggi è spesso costretto ad abbandonare la famiglia e a vivere all’estero, la vita da pendolare lo costringe a rimanere lontano da casa con importanti conseguenze a livello personale e familiare.  Il pilota subisce altissime pressioni personali ed operazionali, venendo spesso ritenuto responsabile del revenue della compagnia per come opera l’aereo e per i consumi del carburante.

Le compagnie cercano di massimizzare i profitti, erodendo i margini di sicurezza al minimo in caso di emergenza. Ultimo, ma non meno importante, lo stress che deriva dalla responsabilità di avere sulle spalle, ad ogni turno, la sicurezza di centinaia di persone che vorrebbero arrivare sane e salve a destinazione.

Diminuire i piloti a bordo, la pretesa degli Stati che mette in pericolo di vita i viaggiatori

Di recente, dopo l’enorme crisi portata dal Covid-19, oltre 40 stati, avrebbero avanzato all’ICAO – Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, la richiesta di ridurre da due ad uno i piloti a bordo. Una richiesta azzardata, che vedrebbe le compagnie cercare di diminuire i costi, affidandosi alla tecnologia di ultima generazione per far volare in “sicurezza” i passeggeri con un solo pilota. Questa proposta suscita un certo malcontento, non solo tra la categoria dei professionisti, ma tra i passeggeri che vedrebbero altamente ridotta la percentuale di safety del viaggio.

La sicurezza a bordo viene meno a causa di una pericolosa richiesta
Comandante e Primo Ufficiale in cockpit organizzano un volo in sicurezza cooperando – Foto di StockSnap da Pixabay

La triste ironia della sorte vuole che sia proprio di pochi giorni fa, l’amara notizia del decesso di un pilota di American Eagle – Envoy Air, sentitosi male poco dopo la partenza. Il volo, decollato da Chicago con destinazione Columbus, avrebbe effettuato una manovra di emergenza per rientrare a Chicago, proprio a causa di un forte ed improvviso malessere del comandante, che purtroppo, nonostante i tempestivi soccorsi, non ce l’avrebbe fatta. L’atterraggio di emergenza è avvenuto senza problemi, proprio grazie al Primo Ufficiale, il secondo in cockpit.

Volare in sicurezza non sarà piú possibile?
I resti del volo Flydubai 981, l’incidente di Rostov del 19 marzo 2016.  Nessun sopravvissuto. – Foto da Facebook

A questo punto non resta che chiederci: cosa sarebbe accaduto se il Primo Ufficiale non fosse stato a bordo del volo “Envoy Air” in quel momento? Chi avrebbe portato a terra in sicurezza i passeggeri? Un computer?

Vale davvero la pena aumentare il fattore di rischio per centinaia di migliaia di passeggeri a favore di un maggior guadagno? Possibile che non esista un’altra soluzione per ridurre i costi delle compagnie? E voi? Quanto valore date alla vostra vita quando siete in viaggio?

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