Salute, quando il dolore viene dalla mente | Non è un problema “minore”

Provare dolore non è mai positivo e non può che spingere a saperne di più sulle cause. A volte, però, non si tratta di un problema prettamente fisico, ma generato da una preoccupazione. E’ bene quindi saperne di più per distinguere le varie situazioni.

Ognuno di noi può reagire diversamente alle situazioni difficili che inevitabilmente si verificano nel corso della vita. C’è chi è in grado di mostrarsi più forte e di rialzarsi, almeno apparentemente, e di essere così di esempio agli altri, ma c’è anche chi finisce per demoralizzarsi e non sa come andare avanti. Nessuno di questi modi di reagire è necessariamente sbagliato, anzi, ma è semplicemente tipico del carattere di una persona. In entrambi i casi non si deve pensare che non si stia provando dolore nemmeno quando si prova a mascherarlo all’esterno.

Ognuno reagisce in modo diverso al dolore

Superare un dispiacere è comunque possibile, anche quando si pensa non ci sia alcuna via d’uscita. Ci sono però dei momenti in cui si arriva a sentirsi sconfitti e a pensare di non farcela nonostante chi abbiamo vicino ci faccia credere il contrario.

In situazioni come questa è importante darsi tempo e dedicarsi a quel poco che ci può dare serenità, ma senza alcuna forzatura.

Nonostante tutto, a volte questo può non bastare e ci sono persone che arrivano ad avvertire anche dolore fisico al punto tale da pensare di dover consultare un medico per capire l’origine del problema. In realtà, lo specialista da consultare sarebbe uno psicologo o uno psicoterapeuta in grado di individuare se si abbia un disturbo psicosomatico.

A volte tutto nasce dalla testa

Non è così inusuale sentire persone che si lamentano per problemi quali mal di testa, dolore o bruciore di stomaco e tachicardia. Non sempre però si tratta di disturbi fisiologici e segno di una malattia vera e propria, ma sono anzi un segnale che ci arriva dal nostro corpo quando stiamo vivendo una situazione problematica o che ci crea disagio.

Un dolore come questo viene definito “disturbo psicosomatico” ed è stato certamente vissuto da molti più di una volta nella vita, spesso anche quando si è solo dei bambini. E’ il caso, ad esempio, di chi ha genitori che discutono spesso in casa o che si sono da poco separati: in questo caso si finisce per sentirsi poco bene per attirare l’attenzione e, perché no, provare a spingerli a cambiare idea.

Non sottovalutare queste situazioni è però fondamentale. Non sempre si fa questo solo per un semplice capriccio, indipendentemente dall’età.

Riuscire ad avere una diagnosi ben precisa del problema può essere complesso, visto che deriva da un misto tra un disturbo fisico e uno psicologico, che nasce quindi dala mente dell’individuo. Chi ha già un disturbo cronico può avvertire i sintomi in modo più forte. Se ci si rende di essere al centro di una situazione complessa e di non sapere come superarla può essere utile pensare di rivolgersi a uno specialista e iniziare un percorso di recupero.

Altrettanto utili possono essere momenti da dedicare solo a se stessi, come può accadere con delle passeggiate in solitaria o con attività di meditazione quale lo yoga.